venerdì 14 luglio 2017

Belgrado, la Città Bianca

Tramonto sul Danubio visto dal parco Usce
Nel punto dove la Sava incontra il Danubio, sorge Belgrado, una delle più antiche città d'Europa dove la storia e la geografia hanno fatto sì che si alternassero una moltitudine di popolazioni. Prima fu dei Celti, che costruirono il primo insediamento proprio nella zona dove ora si trova il centro storico di Belgrado, poi fu conquistata dai Romani, in seguito passò sotto il potere di Bisanzio che si alternò a quello dei Bulgari, dei Magiari e dei Serbi finchè nel 16° secolo non fu conquistata dagli Ottomani che la dominarono fino al Diciannovesimo secolo. In quel periodo i turchi influenzarono parte degli usi e dei costumi, ad oggi l'influenza è evidente nella cucina, per il resto i Serbi subito dopo la liberazione si sbarazzarono di qualsiasi reminescenza ottomana.
Nel Ventesimo secolo la città fu inoltre LA CAPITALE dell'ex Jugoslavia. Fu quello il suo periodo più glorioso.

interno della famosa Kafana "?"


Trovo difficile parlare di Belgrado e descriverla: è una città da vivere più che da visitare. E' brutta? No, affatto, non lo è. E' bella? Sì, è bella, ma non nel senso classico del termine, è di una bellezza che va cercata e scoperta, che si svela solo agli occhi di chi sa andare oltre...Oltre alle apparenze, oltre ai segni ancora visibili (anche se non ovunque) della guerra, oltre al grigiume di alcune vie, perchè a Belgrado  non troverete il classico centro storico dove tutta la bellezza viene lodata, mostrata, tirata a lucido e messa in vetrina, la bellezza di Belgrado è in ordine sparso, è distribuita in modo eterogeneo, un po' qua, un po' là... La puoi trovare in una kafana tipica, dove ti servono il caffè nei bicchierini di rame con le zollette di zucchero a parte e un dolcetto alla rosa. La puoi trovare in un tramonto sul Danubio, con il cielo che diventa lilla e rosa e lo skyline della zona industriale di Belgrado che sotto quella luce diventa romantica.  La puoi trovare nel guardare la città di notte, con i palazzi e le chiese illuminati.



La puoi trovare nelle ragazze che girano per la città, belle di quella bellezza bastarda di chi ha il sangue mischiato da secoli.
La puoi trovare nell'atmosfera bohemien del quartiere Skadarlija, con i ristorantini all'aperto e i suonatori di fisarmonica.

...e io cercherò di farvela trovare con alcuni consigli su cosa non perdere della Città Bianca (significato del nome "Belgrado").

KALEMEGDAN: La cittadella del Kalemegdan sorge su una collinetta che domina la confluenza dei fiumi Sava e Danubio, quel che resta della Cittadella risale al XVIII° secolo, ma in realta essa difendeva la città dai tempi dei Celti. Per essere precisi le fortificazioni sono attribuite ai Celti e la Cittadella ai Romani, ma fu distrutta e ricostruita più volte in epoca bizantna, ottomana e austriaca.
Sulla collina si trova anche il Kalemegdan Park, un enorme parco che comprende, tra le altre cose, anche uno zoo.



La cosa più bella del Kalemegdan è la vista che si ha sui fiumi da un lato e sulla Città Vecchia dall'altro lato.
Da qualsiasi punto ci entrerete, vi accorgerete subito di quanto sia estesa la collina. Sul Kalemegdan troverete musei di vario tipo (segnalo il Museo Militare) , ristoranti, vialetti e sentieri per fare una passeggiata nel verde e centri sportivi.

Kids friendly: c'è un simpatico trenino che vi farà fare un giro veloce della cittadella e di parte del parco, ovviamente Stella ha voluto assolutamente prenderlo!!

KNEZ MIHAILOVA: elegante via pedonale del centro storico, è sicuramente la via più famosa di Belgrado.


La via fu progettata dopo la cacciata dei turchi, in quegli anni l'obiettivo principale di urbanisti e architetti fu cancellare qualsiasi traccia Ottomana e avvicinarsi sempre di più all'estetica dell'Europa Centrale. Fu così che furono sventrate le case turche e gli stretti vicoli tipici della loro archiettura.
Camminate con il naso all'insù, ammirando le case in stile Liberty, le loro facciate e l'arredo urbano rinnovato nel 1987.


La via è un sussegurisi di eleganti e moderni Cafè, librerie, ristorantini e negozi di marchi famosi internazionali e....bancarelle di pop corn! La cosa ci ha incuriosito, i Belgradesi devono essere degli assidui consumatori di pop corn perchè lungo la via avremo contato almeno 5 bancarelle e sulle vetrine delle librerie c'era l'avviso che era vietato entrare con gelati e pop corn.

singolari divieti
Kids friendly: la via è completamente pedonale quindi i bambini possono scorazzare liberi senza paura, inoltre lungo la via si trovano vari artisti di strada.

SKADARLIJA - IL QUARTIERE BOHEMIEN:
Viene chiamato anche (forse impropriamente) "la Montmartre" di Belgrado ed è il quartiere più turistico della città. Tanti belgradesi la snobbano perchè dicono che sia "troppo finta", ma effettivamente è un angolo di città molto carino.


L'atmosfera allegra, gli artisti di strada, la via acciottolata e chiusa al traffico, i ristorantini e le kafane caratteristiche, i fiori ovunque, i suonatori di fisarmonica che vengono a farti la "serenata" mentre stai mangiando...sarà anche turistica, ma Skadarlja si fa decisamente amare!
Storicamente la via era abitata da gitani e ospitava taverne e bettole, spesso scoppiavano risse tra gitani, serbi e turchi che avevano alzato il gomito, ma il quartiere aveva due pregi: essere a due passi dal centro e avere affitti molto bassi. Fu per questo che dal 19esimo secolo iniziarono a trasferircisi numerosi artisti talentuosi, ma squattrinati...ed ecco che da quartiere degradato si trasformò in un quartiere culturalmente vivace.


Una curiosità: in fondo alla via si trova una fontana uguale al Sebilj di Sarajevo. Essa fu donata nel 1989 proprio dalla città di Sarajevo alla capitale Belgrado, quando ancora i rapporti tra le due città erano amichevoli e i rancori della guerra ancora non esistevano.



TEMPIO DI SAN SAVA:

Il luogo dove sorge il tempio è molto caro ai belgradesi, fu infatti lì che nel 1594 i turchi bruciarono le reliquie del Santo fondatore della chiesa serba.
Chissà se quando lo visiterete gli interni saranno completati? I lavori sono iniziati nel 1941, ma non sono mai terminati. Quando ci siamo andati noi, all'interno c'erano delle impalcature , ma non desistete, questo tempio merita indubbiamente una visita, la sua maestosità e grandezza vi lasceranno senza fiato!

PEKARA TRPKOVIC: Se siete stanchi di girare e visitare la città e avete voglia di uno spuntino, vi consiglio di andare alla Pekara Trpkovic, una storica panetteria in Trg (piazza) Slavija. La riconoscerete per l'affollamento (la coda arriva fin fuori dal negozio) e per la stupenda insegna in perfetto stile Art Nouveau.


La vetrina, che purtroppo non ho potuto fotografare da vicino perchè una commessa mi ha fermato, è un tripudio di dolci, focacce, muffin salati, mini panini e mini croissant...una gioia prima per gli occhi e poi per il palato. Abbiamo scelto il nostro bottino e poi siamo andati in un parco lì vicino a consumarlo.
Kids friendly: nelle vicinanze della panetteria c'è un parco giochi, posto ideale per far sfogare i bambini dopo parecchie ore a girare per la città e ottimo per fare un pic nic sul prato! Noi abbiamo fatto merenda così!

GLI SPLAVOVI:
Come le Kafane, anche gli Splavovi sono un simbolo del divertimento di Belgrado. Si tratta di "case" galleggianti sul Danubio e sulla Sava adibiti a ristoranti o a locali notturni / discoteche. Cambiano spesso gestione ed è quindi difficile suggerirne uno, quando ci siamo stati noi abbiamo mangiato divinamente da "Amsterdam" (a parte che la cucina di Belgrado avrebbe bisogno di un capitolo a parte!!!) .  Gli Splavovi si trovano o sul Danubio andando verso il quartiere di Zemum (qui si trovano gli Splavovi più cool!) o sulla riva sinistra della Sava al parco Usce, tra il Brankov Most (ponte Brankov)  e la confluenza del Danubio oppure sull'isola Ada Ciganlija.



Kids friendly: ovviamente i bambini si esaltano a mangiare in riva al fiume, ancor di più se il ristorante galleggia letteralmente sull'acqua! Attenzione solamente a tuffi inaspettati :-)) (perchè del bel Danubio blu non v'è traccia...direi che il suo colore si aggira sul marrone/grigio).

GLI OSTELLI GALLEGGIANTI: figo mangiare a pelo d'acqua?? Ancora più figo dormirci!! Sul Danubio, nei pressi del parco Usce, ci sono alcuni "floating hostels" ovvero degli ostelli flottanti, galleggiano sul Danubio, ma sono ancorati alla riva. Noi abbiamo scelto l'Arkabarka Hostel  che secondo me è una figata pazzesca, scusate il francesismo. Ve lo lascio scoprire tramite il loro sito internet (fatto benissimo) e tramite un intero post che gli avevo dedicato.

Kids friendly: se Stella si era entusiasmata a mangiare sugli splavovi, figuratevi a dormire cullata dal Danubio! Ancora a distanza di anni l'unica cosa che ricorda di quel viaggio (aveva 3 anni) è "la casa sul fiume". Era bellissimo svegliarsi la mattina e guardare fuori dall'oblò l'alba e il fiume che prendeva vita!! Unica accortezza: munitevi di lozioni antizanzara!

LA CICLABILE DEL PARCO USCE:
C'è una bellissima pista ciclabile che costeggia il Danubio, noi ne abbiamo fatto solo un pezzetto, quello che va dal parco Usce al quartiere di Zemum.
Alcuni Splavovi
Ogni tot km troverete una sorta di pit stop dove volendo si possono gonfiare le gomme o fare piccole riparazioni. Lungo tutta la ciclabile troverete bar o punti ristoro.

Kids friendly: uno dei ricordi più belli di quel giorno è la gita che abbiamo fatto in bici con Stella sul seggiolino. All'ostello davano gratuitamente le biciclette, noi abbiamo portato dall'Italia il seggiolino e ci siamo regalati una gita fino al quartiere di Zemum. Stella si è divertita un mondo!!!



ZEMUM: è il comune più grande della municipalità di Belgrado, più che una città a sè, sembra un quartiere periferico della capitale. L'atmosfera che si respira a Zemum è molto rilassata, l'architettura è tipicamente mitteleuropea, sembra di essere in Austria o Germania e infatti un tempo Zemum era terra asburgica. Noi l'abbiamo girata in bici arrivando dalla ciclabile del parco Usce e siamo rimasti affascinati dalla piazzetta del mercato, dal lungofiume pieno di ristorantini caratteristici e Gradski Park, il parco più grande della cittadina.

LA CASA DEI FIORI:affascinata come sono dalla storia dell'ex Jugoslavia non potevo non visitare la casa-museo dove è seppellito il Maresciallo Tito. Per arrivare all'ingresso della casa dei fiori bisogna percorrere una strada asfaltata dove sono disegnate delle frecce che servivano a incanalare la folla che nei mesi successivi alla morte del Maresciallo: questo può dare solo una vaga idea della quantità di persone che venivano a omaggiare Tito. Il nome "casa dei fiori" deriva dalla quantità di fiori che venivano depositati sulla tomba del Maresciallo. Ora sono scomparsi i visitatori (o meglio...sono solo turisti) e i fiori, ma rimane una mesta nostalgia che pervada la casa e ogni oggetto al suo interno: simboli di un glorioso passato che ha ceduto il passo a un incerto presente. Nelle sale adiacenti a quella dove si trova la tomba di Tito, sono conservati dei mobili donati al Presidente e i testimoni della Staffetta della Gioventù che si teneva ogni anno il 25 Maggio, giorno del compleanno di Tito. Fuori dalla Casa dei Fiori un sentiero porta al Vecchio Museo dove sono conservati altri doni ricevuti dal Presidente da altri Paesi d'Europa e non solo.

LE KAFANE: sono uno dei simboli di Belgrado. La parola kafana deriva dal turco e significa "sala del caffè" / "Caffetteria". Il caffè è un rito così come a Sarajevo: viene servito nel tipico servizio in rame con le tazzine in porcellana, il caffè è quello turco (quindi attenti a non bere il fondo!) e lo zucchero viene servito a parte in piccole zollette. Spesso viene servito anche un dolcetto detto Lokum.


Nelle Kafane un tempo veniva servito solo il caffè, ma poi i serbi iniziarono a servire anche degli snack e ora sono veri e propri ristoranti dove vengono offerti solo piatti della tradizione locale. Spesso si suona musica dal vivo e dopo una certa ora si balla. Imperdibile!

Ovviamente Belgrado non è solo questo...di bellezze da scoprire ce ne sono ancora, non vi resta che venire e vederle con i vostri occhi!

7 commenti:

  1. Belgrado mi ha sempre incuriosito...l'unica cosa che eviterei, da madre super-ansiosa e paurosa, è l'ostello galleggiante! Dev'essere una figata per i piccoli e per gli adulti, ma non per me che (lo so già) sono pazza e starei tutto il tempo a controllare che il figlio non affoghi! ahahah ma lo ammetto, è un mio limite. In coppia lo proverei. Bei consigli anche qui ;)

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    1. Ma tanto la stanza è senza accessi allacquaa,ci sono solo delle piccole fibestre...��

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  2. Sono dieci anni che non torno a Belgrado, mi hai fatto venire voglia di ritornarci con mio marito e mie figlie!
    Sei riuscita a descrivere benissimo la città e la sua atmosfera unica.

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  3. ....mi hai riportato ricordi che posso solo definire nostalgici.Hai descritto tutto molto bene, Belgrado è una bella cittá,una cittá Europea che ha subito un ingiusto embargo e.....non solo! Una cittá multietnica come poche.Come non ricordare un posto dove abbiamo passato ore lietissime con amici come la “Kafana kod Ljuba”in una zona centrale di Belgrado. Gli amici Belgradesi,persone stupende, innamorate degli italiani,dalla vasta cultura. Se mi permetti, Chiara, una parola sul museo dell'auto. Un museo straordinario che il proprietario ha messo insieme nel corso di una vita. Modelli incredibili e tutti funzionanti. Anche il museo dell'aereonautica,vicino all'aeroporto, per gli appassionati del settore, nutritissimo. Non vedo l'ora di tornarci anche per bere, oltre all'ottima birra,anche una bevanda che miscelano al momento,rinfrescante e piena di elementi corroboranti, fatta con il mais e il limone,che a Belgrado chiamano “sprizzer”ma assolutamente analcolica. Grazie Chiara per avermi ricordato Belgrado così... Valerio Brinati

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